Non sono un ingegnere idraulico e non ho mai fatto un corso di idraulica ma ho capito alcuni aspetti legati all’alluvione del Novembre 2014 a Livraga che voglio condividere qui con lo scopo
Iniziamo con alcune informazioni basilari giusto per capirci nel seguito dell’articolo:
La portata di un corso d’acqua
La portata di un corso d’acqua o di un tubo è ottenuta moltiplicando la sezione per la velocità dell’acqua. La velocità dell’acqua dipende dalla pendenza e dal materiale con cui è realizzato il tubo o il canale. Più la pendenza è elevata, più la forza di gravità ha effetto sull’acqua e più la velocità aumenta facendo aumentare anche la portata.
Per quanto riguarda i materiali invece è importante considerare l’attrito che oppongono allo scorrimento dell’acqua. Un parametro importante è il Coefficiente di Scabrezza: più è elevato e più l’attrito è maggiore e quindi la velocità minore e di conseguenza anche la portata.
La portata della prima tombinatura
La prima tombinatura ha una sezione molto ampia (più ampia della seconda) ma una pendenza praticamente nulla. In realtà la prima tombinatura è in contro-pendenza. Il punto A – Ponte di Don Peppino è più basso di circa 40 cm del punto B – Piazza Madre Cabrini
Questo è un dato di fatto riportato nel progetto della tombinatura stessa e reso evidente nelle sere dell’alluvione. Quando l’acqua usciva ed in prossimità del ponte c’erano già diversi cm davanti al comune l’acqua non era ancora arrivata.
Questa contro-pendenza fa si che si crei del deposito sul fondo che riduce la sezione all’ingresso della tombinatura e ristabilisce la pendenza portandola ad essere praticamente nulla. Le rilevazioni dello STER e del tecnico comunale hanno rilevato un deposito di circa 40 cm che si assottiglia man mano che si avvicina alla fine della tombinatura.
I tecnici della STER della regione lombardia hanno calcolato che la prima tombinatura ha una portata massima di circa 5,9 mc/s. Eseguendo simulazioni con modelli matematici usati in tutto il mondo si ottiene una portata di poco superiore ai 6 mc/s
La portata della seconda tombinatura
La seconda tombinatura ha una sezione ridotta rispetto alla prima ma presenta una pendenza maggiore ed è realizzata con un diverso materiale. Mentre la prima tombinatura è in cemento, la seconda è realizzata con un tubo FINSIDER corrugato.
Un tubo in cemento ha un Coefficiente di Scabrezza di circa 0,4 – 0,6 mm mentre il tubo FINSIDER di circa 0,02 – 0,03 quindi il tubo usato nella seconda tombinatura offre un minor attrito al passaggio dell’acqua.
Dai calcoli effettuati dallo STER della Regione Lombardia la seconda tombinatura ha una portata massima di 6,5 mc/s. Eseguendo simulazioni con modelli matematici usati in tutto il mondo si ottiene una portata di quasi 8 mc/s.
Dove è il collo di bottiglia?
Per quanto riportato sopra, il collo di bottiglia è nella prima tombinatura che ha una portata massima inferiore a quella della seconda
La controprova di quanto appena affermato l’abbiamo avuta la sera di Sabato 15 Novembre 2014. Quando al ponte di Don Peppino la Venere stava straripando, al parcheggio delle scuole la seconda tombinatura non era ancora al limite.
E’ necessario anche sottolineare che la seconda tombinatura riesce a sopportare circa 1,5 – 2 mc/s in più della prima. Questi mc aggiuntivi sono provocati dagli scarichi di acqua piovana che si immettono direttamente nella Venere tra il primo ed il secondo tratto tombinato.